Il 13 febbraio è stato depositato un interessante aggiornamento presso il registro delle imprese: un atto liberamente scaricabile da chiunque perché pubblico. Nessuna pergamena da maneggiare con cura, ma un file che era stato caricato ieri sul sito della camera di commercio e che quest’ultima invia automaticamente nella notte tra il lunedì e martedì sulle mail dei soggetti che monitorano determinate imprese. Lo scrivente, infatti, già in data 6 febbraio 2013 aveva ricevuto l’avviso della relativa pratica in istruttoria, ossia quella riguardante l’aggiornamento del CDA con le nuove deleghe (cliccare sulle immagini per ingrandirle). E puntualmente, una settimana dopo, ecco il documento nella sua interezza, consultabile da chiunque sia interessato a tali aspetti. Analizziamolo insieme.

Dal documento è possibile esaminare i nuovi poteri che sono stati assegnati ai componenti del consiglio di amministrazione del Milan. Oggi il CDA del club è composto da 9 persone:
- Paolo Scaroni (presidente)
- Giorgio Aronne Furlani (amministratore delegato)
- Stefano Cocirio (consigliere)
- Joseph Gerald Cardinale (consigliere)
- Alec John Scheiner (consigliere)
- John Isaac Halyard (consigliere)
- Nirah Shah Narendra (consigliere)
- Rendy Lewis Levine (consigliere)
- Gordon Matthew Singer (consigliere)
Il 31 agosto 2022 RedBird è diventato il nuovo azionista di maggioranza ma l’assetto del CDA ed i relativi poteri odierni sono stati il frutto di una gestazione semestrale. Infatti, Ivan Gazidis ha abbandonato il suo ruolo soltanto in data 5 dicembre 2022. Il precedente CEO fu nominato da Elliott ed entrò in carica il 1° dicembre 2018. All’epoca Gazidis, tra le altre cose, poteva finalizzare in autonomia operazioni di mercato entro il limite di 20 milioni per singola operazione. Quindi per ogni altra operazione di importo superiore era necessaria l’autorizzazione della proprietà, anche se questo non veniva specificato nei documenti consultati presso la camera di commercio.
In seguito all’addio di Gazidis, RedBird ha nominato il nuovo CEO, ossia il dirigente Giorgio Furlani, ex portfolio manager di Elliott che, contestualmente alla nomina, si è dimesso dal fondo di Singer. Con questo cambio il CDA del Milan è passato da 9 a 8 consiglieri, quindi al di sotto del numero legale previsto dallo statuto della società. Dunque, l’arrivo di un nuovo consigliere era auspicabile e infatti il 21 gennaio 2023 è stato annunciato l’ingresso di Randy Levine (presidente dei New York Yankees, soci di minoranza del Milan, che per il momento non possiede deleghe).
Il consiglio di amministrazione è espressione della volontà del nuovo socio di maggioranza che ha inserito 4 professionisti che già lavoravano presso RedBird: il fondatore Cardinale, Halyard, Nirah Shah e Scheiner. A loro si è aggiunto Levine in rappresentanza del socio di minoranza. Questi 5 consiglieri sono affiancati da 4 professionisti già conosciuti dal mondo rossonero: Paolo Scaroni, Furlani, Cocirio e Singer.
Tutti i poteri di Scaroni in base all’atto di nomina del 14/09/2022 e fino ad approvazione bilancio 2025:




Tutti i poteri di Furlani in qualità di AD in base all’atto di nomina del 17/01/2023 e fino ad approvazione bilancio 2025 (prestare attenzione alle parti evidenziate in rosso):






Tutti i poteri di Cardinale in base all’atto di nomina del 14/09/2022 e fino ad approvazione bilancio 2025 (prestare attenzione alle parti evidenziate in rosso):




Tutti i poteri di Cocirio in base all’atto di nomina del 14/09/2022 e fino ad approvazione bilancio 2025 (prestare attenzione alle parti evidenziate in rosso):




Non deve sorprendere la presenza di Scaroni, Furlani, Singer e Cocirio. Anche nel Tolosa è stata scelta la continuità e infatti RedBird ha mantenuto nel CDA dei punti di riferimento locali o comunque preesistenti. Il CDA del club francese è composto da 7 membri, con 4 direttamente riferibili a RedBird (Cardinale, Halyard, Nirah Shah e Scheiner, gli stessi presenti nel Milan) e 3 francesi di cui uno supplente (DCO CONSEILS, riferibile a Damien Comolli, dirigente sportivo e attuale presidente del Tolosa entrato con RedBird; Toulouse Loisirs, riferibile a Olivier Sadran rimasto col 15%; Association TFC, riferibile a José Fernando Monteiro Da Silva, che si trovava nel CDA dal 2016. Infine la sig.ra Delphine Gardinal come consigliere supplente).
Ecco uno stralcio di un verbale passato del CDA del Tolosa:

Ciò premesso, con il completamento del nuovo CDA, il Milan ha comunicato presso la camera di commercio anche i relativi poteri e le nuove deleghe che sono state assegnate ai consiglieri. Ed è possibile notare delle differenze rispetto al passato.
Innanzitutto a Furlani è stata assegnata, tra le altre cose, la possibilità di poter tesserare in autonomia i giocatori (quindi avere l’ultima parola, c.d. potere di firma) fino a un massimo di 30 milioni (mentre prima Gazidis aveva un tetto fissato a 20 milioni). Inoltre è stato chiaramente indicato che per tutte le operazioni di calciomercato aventi un importo tra i 30 e i 100 milioni lordi è necessaria la firma congiunta di Furlani e Cardinale o Scaroni, e previa consultazione formale con il Comitato Tecnico costituito in seno alla società. Non è dato sapere da chi sia composto questo Comitato Tecnico, ma si presume che Maldini e Massara ne facciano parte.
Ergo, rispetto al passato il club rossonero ha senz’altro una maggiore agibilità: sia per le operazioni “base” che per quelle importanti dove, però, sarà chiaramente necessario il nullaosta della proprietà. Non è irrilevante poter concludere una singola operazione fino ad un valore di 30 milioni senza coinvolgere l’azionista di maggioranza che, peraltro, ha ipotizzato la possibilità di dover intervenire in futuro per operazioni di ingente valore economico. Chiaramente nessuno saprà mai quando arriverà quel momento, ma intanto è stato messo nero su bianco.
Questi importi (30 e 100 milioni) non sono immutabili ma potranno subire delle modifiche a seconda della evoluzione dei ricavi del club e, soprattutto, dei risultati della gestione sportiva. Logicamente se Furlani autorizzerà operazioni da 30 milioni che poi si riveleranno un fallimento, il dirigente ne risponderà per primo davanti alla proprietà, dato che Maldini e Massara non hanno poteri di firma (anche se stando alle indiscrezioni avrebbero ottenuto una maggiore autonomia operativa nella scelta dei giocatori). Dunque, sarà fondamentale che il CEO (colui che autorizzerà materialmente le operazioni) e i dirigenti sportivi (coloro che sceglieranno i profili da acquistare) lavorino in simbiosi e in completa armonia: il tesseramento di un giocatore non è mai responsabilità di una singola persona (e le deleghe lo confermano) ma è il frutto di un lavoro di squadra che parte dal basso (scouting o comunque osservazione e valutazione dello staff tecnico) e arriva in alto (con la trattativa per l’acquisto da parte dei dirigenti e la firma finale da parte del CEO). Dunque il successo o l’insuccesso va imputato alla “squadra” e non ad un singolo dirigente. Poi la proprietà resta libera di operare le sue valutazioni per verificare nei dettagli in quali percentuali le singole persone abbiano determinato un certo risultato, e quindi su queste basi operare eventuali cambiamenti, ma la sostanza non cambia. Si vince in 11 e si perde in 11, con la possibilità di cambiare il centravanti, il regista o il difensore laddove ve ne sia la necessità.
Volendo riepilogare e semplificare, è possibile affermare quanto segue:
- il consigliere Stefano Cocirio, ex portfolio manager di Elliott che si è dimesso come Furlani, ricopre il ruolo di Chief Financial Officer e avrà il compito di predisporre il budget annuale e pluriennale in base alle linee guida ricevute dal CDA;
- l’amministratore delegato Giorgio Furlani:
- a) avrà completa autonomia per il tesseramento di giocatori/allenatori/scouting/staff sanitario per operazioni nel limite di 30 milioni lordi; invece per operazioni tra i 30 e i 100 milioni lordi servirà la firma congiunta di Furlani e Scaroni o Cardinale;
- b) curerà i rapporti con gli agenti sportivi e sarà il referente di ogni operazione svolta dai dirigenti sportivi;
- c) manderà avanti le pratiche relative allo stadio di proprietà o alla ristrutturazione di San Siro in base alle linee guida ricevute dal CDA;
- il presidente Scaroni, tra le altre cose, manderà avanti le pratiche relative allo stadio di proprietà o alla ristrutturazione di San Siro in base alle linee guida ricevute dal CDA;
- il proprietario Cardinale, tra le altre cose, manderà avanti le pratiche relative allo stadio di proprietà e potrà sottoscrivere contratti di sponsorizzazione per sviluppare l’apparato commerciale del club;
La proprietà ha delegato gli aspetti sportivi alla parte italiana (Furlani/Maldini/Massara) preferendo occuparsi in prima persona del business relativo allo stadio e al settore commerciale. Una struttura condivisibile e che ci auguriamo porterà i suoi frutti nello sviluppo economico, patrimoniale e sportivo del club.
Update di maggio 2023
Nel corso dell’assemblea soci convocata per discutere del progetto di fusione, il Milan ha aumentato il numero dei componenti del CDA che oggi conta 11 elementi:
- Paolo Scaroni (Chairman)
- Giorgio Furlani (CEO)
- Stefano Cocirio (CFO)
- Gerry Cardinale (Founder RedBird)
- Randy Levine (Presidente Yankees)
- Alec Scheiner (Membro RedBird)
- Niraj Shah (Membro RedBird)
- Isaac Halyard (Membro RedBird)
- Gordon Singer (Fondo Elliott Management)
- Mark Dowley (Membro RedBird)
- Riccardo Stefanelli (CEO Cucinelli)
A tutto ciò è seguita la risoluzione dei rapporti con Maldini e Maldini. La gestione delle risorse è stata affidata a un gruppo di lavoro con a capo Furlani, che si occuperà delle trattative con gli altri club e dei rinnovi (quindi la parte economica); a Moncada (ex capo scout) e al mister, invece, spetterà il compito di individuare i profili giusti per rinforzare la squadra.
Update di luglio 2023
A causa del problema sollevato dalla UEFA in merito alle multiproprietà (Link), RedBird ha deciso di modificare nuovamente il CDA del Milan, rimuovendo quei manager che erano presenti anche nel CDA del Tolosa e, quindi, riducendo le preoccupazioni della UEFA circa possibili interferenze e aiuti scorretti tra i due club aventi la stessa proprietà (ossia RedBird).
I manager rimossi sono Alec Scheiner, Niraj Shah e Isaac Halyard. Al loro posto sono stati introdotti altri due manager RedBird: Robert Klein (presidente RedBird) e Kevin LaForce (managing director RedBird).
Il numero complessivo del CDA è stato ridotto di un elemento, passando da 11 a 10 elementi, un numero sufficiente secondo lo statuto che prevede un board composto da un minimo di 9 a un massimo di 15 manager:
- Paolo Scaroni (Chairman)
- Giorgio Furlani (CEO)
- Stefano Cocirio (CFO)
- Gerry Cardinale (Founder RedBird)
- Randy Levine (Presidente Yankees)
- Robert Klein (Membro RedBird)
- Kevin LaForce (Membro RedBird)
- Gordon Singer (Fondo Elliott Management)
- Mark Dowley (Membro RedBird)
- Riccardo Stefanelli (CEO Cucinelli)
Avv. Felice Raimondo
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