A gennaio lo scrivente ha sollecitato l’Antitrust a verificare la rispondenza delle normative federali con la recente decisione della CGUE:
Normativa federale incompatibile col diritto antitrust? Chiesto il parere dell’AGCM.
Le censure riguardavano esattamente le normative che la FIGC il 24 maggio 2024 ha sospeso “temporaneamente” in via autonoma (in attesa di ratifica definitiva da parte del Consiglio Federale), ossia alcuni articoli del Manuale Licenze 2024/25 e l’art. 16 delle NOIF, di cui parlavo anche nel mio libro (Super Lega vs Super Federazioni), pubblicato tre anni fa e che anticipava il risultato odierno:
La sospensione arriva a pochi giorni dalla scadenza del 4 giugno 2024, data entro la quale tutti i club di Serie A avrebbero dovuto dichiarare di non partecipare ad alcuna competizione organizzata da associazioni non riconosciute da FIFA o UEFA, pena l’impossibilità di iscriversi al campionato.
Ebbene, nei giorni seguenti alla delibera della FIGC, ho avuto informazione diretta dall’Autorità che la sospensione delle normative federali è avvenuta proprio a seguito di una “moral suasion” del Garante nei confronti della FIGC. In caso contrario, infatti, sarebbe scattata certamente l’apertura di una istruttoria.
A conferma di tutto questo, il 30 maggio il Garante mi ha comunicato la chiusura del caso, ringraziandomi per l’attenzione prestata in questa vicenda.
La decisione indotta dal Garante italiano non fa che confermare la bontà dei principi sanciti dalla Corte di Giustizia Europea, che dovranno essere rispettati da qualsiasi Stato dell’UE e dalle rispettive Autorità Antitrust.
Avv. Felice Raimondo