Nell’ambizioso piano di rilancio che sarebbe stato concepito dalla nuova proprietà cinese, secondo quanto riportato dai principali quotidiani italiani, la costruzione di uno stadio nuovo assumerebbe un’importanza strategica. Vedremo come (e se) si svilupperà nel tempo un progetto che abbia questa finalità, ma le prospettive appaiono ben diverse rispetto alle ultime dilettantesche vicende del Portello.
Per il momento si vocifera di una capienza massima di 60.000 unità e questo dato, a fronte delle presunte e comunque esigue 48.000 escogitate dalla terzogenita di Silvio Berlusconi, e cioè una piccola struttura che ci avrebbe posizionato non già tra le grandi ma tra le mediocri d’Europa, è senz’altro un notevolissimo progresso.
Noi, però, siamo convinti che anche quel numero non sia del tutto adeguato al passionale e leggendario spirito di partecipazione della tifoseria milanista e che un nuovo impianto possa avere la stessa ricettività di cui, oggi, dispone S. Siro e cioè circa 80.000 posti. Non è un mistero, tra l’altro, che molti dei principali club europei abbiano intenzione di edificare nuovi stadi, o di ampliare quelli esistenti, portando il numero massimo di spettatori ad un livello ben superiore a quanto sembrerebbe ipotizzato dai futuri azionisti rossoneri.
Intendiamo dimostrare tutto questo allegando come
prova documentale il workbook excel consultabile tramite il link
presente nel thread e disponibile, per chi lo desiderasse, pure al
download.
La ricerca qui
proposta, intenzionata ad andare maggiormente in profondità, prende slancio da
un precedente studio condotto dall’Avv. Felice Raimondo sulla materia in
questione: le affluenze di S.Siro relative alla Serie A e a partire dalla
stagione 2000/01 sino alla 2015/16.
In questo nuovo studio, però, una vera e propria novità assoluta: l’indagine viene estesa anche alla Champions League.
METODOLOGIA SEGUITA
L’idea ispiratrice che ci ha messi in azione è molto semplice e fa leva sul concetto di cut-off oppure valore di taglio. Ciò significa che le partite registranti un numero di spettatori uguale o inferiore alla capienza massima indicata come parametro iniziale verranno ignorate; viceversa, per tutte le altre, ne verrà calcolata la differenza che, evidentemente, andrà a concorrere alla somma degli spettatori persi stagione per stagione. Ricapitolando: ogni stagione avrà, o potrebbe avere, in relazione al valore di taglio/capienza massima un certo numero di spettatori persi ed una volta ottenuto quel dato sarà molto facile calcolarne l’incidenza percentuale rispetto alle affluenze complessive, incluso l’eventuale danno di natura economica. Affidarsi, banalmente, alle medie degli spettatori, come molto spesso abbiamo visto fare, è quantomeno fuorviante e può portare a conclusioni completamente errate.
Per il calcolo del costo medio predefinito dei biglietti abbiamo adottato la seguente strategia:
- Per la Serie A: l’incasso della partita Milan – Juventus della stagione 2015/16 diviso per il numero degli spettatori
- Per la Champions League: l’incasso della partita Milan – Barcellona del 20 febbraio 2013 diviso per il numero degli spettatori
In entrambi i casi abbiamo immaginato che uno stadio nuovo non potesse essere pronto prima del 2021 e che,inevitabilmente, pure in relazione ad ingenti investimenti sostenuti dalla nuova proprietà per realizzarlo, il costo degli ingressi non potesse che aumentare. Pertanto abbiamo applicato ai prezzi attuali un aggravio del 40%.Infine la selezione delle partite campione non è casuale. Il cut-off posto con un valore predefinito di 60.000 unità, per definizione, lavora con le partite di cartello perché quelle con affluenze inferiori vengono ignorate; di conseguenza, la scelta è ricaduta su quelle evidentemente tra le più importanti e recenti.
FONTE DATI
Per quanto attiene all’origine dati cui fa riferimento questa analisi statistica, non essendo riusciti a reperirne di strutturati, magari oggetti che avessero la possibilità di essere riutilizzati in un database relazionale, si rendeva necessario trovare un fornitore o un sito che corrispondesse ad alcune caratteristiche. La prima, fra queste, doveva documentare l’affluenza di ciascun incontro stagione per stagione ovvero l’elemento base da raffrontare con il valore di taglio; la seconda doveva andare indietro nel tempo, e il più lontano possibile, in modo tale che l’elaborazione godesse di una validità statistica consistente e infine la terza, la più importante, che consentisse un’automazione software per la cattura di queste informazioni onde evitare che la tediosa compilazione dei fogli elettronici, esponendoci agli inevitabili errori di trascrizione, visto che la mole di dati da gestire non era trascurabile, fosse fatta “a mano”.
Detto questo,la fonte che corrisponde ai criteri sopra esposti, tuttavia solo per la Serie A, è StadiaPostcards che, naturalmente, ringraziamo per il lavoro svolto.
Questa fonte,tuttavia, non essendo ufficialmente “benedetta” dagli organi istituzionali del calcio italiano, benché assolutamente meritevole per la pazienza certosina con cui ha raccolto i dati rendendoli pubblici senza limitazioni, ci ha fatto porre la domanda circa l’attendibilità di quei numeri,cosicché abbiamo fatto alcune verifiche.La più significativa è quella che abbiamo condotto paragonando a campione quelle rilevazioni con quelle rese note dalla Lega Calcio e abbiamo potuto constatare che, se non proprio coincidenti, le differenze erano,però, ininfluenti.
Per quanto attiene alla Champions League, ci siamo avvalsi di Wikipedia,e incrociandone i risultati con il sito Starbunker.com, siamo arrivati alla conclusione che fossero molto credibili.
In ogni caso, come spiegheremo subito dopo, abbiamo previsto, separatamente per ciascuna competizione, un coefficiente correttivo da applicare facoltativamente a queste affluenze.
Gli utenti,pertanto, potranno dinamicamente limarle sia al ribasso che al rialzo. Il coefficiente di partenza in entrambi i casi è, ovviamente, pari a 1.
WORKBOOK EXCEL
Il file Excel, nel formato xlsx, contiene ventinove foglielettronici. Sedici per quanto riguarda la Serie A, uno per ogni stagionea partire dal 2000-01 sino al 2015-16; dodici per la Champions League, che apartire dalla stagione intesa come quella iniziale, non ha visto partecipare ilMilan in quattro occasioni, ma tutti contenenti il totale deglispettatori registrati partita per partita; più uno di riepilogo finale.
Come si può notare nell’immagine sottostante i fogli che riepilogano le affluenze per singolo incontro e per ciascuna stagione sono suddivisi in tre colonne: la squadra ospite; l’affluenza complessiva dell’incontro; il totale degli spettatori persi in relazione al valore di taglio impostato come parametro di confronto
Tuttavia il foglio di calcolo di maggior interesse per gli utenti è quello con cui si apre il workbook, ovvero quello denominato “Riepilogo” ed elencai totali di tutte le stagioni contenuti in ciascuno dei ventotto (16+12) sheet sopra descritti.
Come si può notare nell’immagine sottostante il riepilogo è suddiviso in due aree distinte con una colonna in comune per entrambe: quella della stagione. Per quanto riguarda la sezione dedicata alla serie A avremo otto colonne: 1) la posizione raggiunta dal Milan nell’ideale classifica delle squadre con il maggior numero di spettatori (rank affluenza); 2) il totale degli stessi; 3) il totale di quelli persi; 4) l’incidenza percentuale di quelli persi sul totale degli spettatori; 5) il numero di partite che hanno avuto spettatori superiori al valore di taglio; 6) il totale delle partite in stagione; 7) la media spettatori in stagione; 8) il piazzamento finale in classifica.
Per quanto riguarda la sezione dedicata alla Champions League avremo le stesse colonne della serie A tranne il rank delle affluenze, mentre, in luogo del piazzamento nella classifica finale, viene evidenziato il turno raggiunto.
Link all’immagine: qui.
I parametri disponibili alle modifiche da parte dell’utente sono cinque:
- la cella “cut-off”, attraverso la quale gestire la capienza massima desiderata ed il cui valore predefinito è 60.000 unità per entrambe le sezioni;
- le celle “coeff. variazione dati serie A” e “coeff. variazione dati CL”, attraverso le quali rimodulare i dati delle affluenze (per esempio, per diminuire del 2%, inserire il valore 0,98) ed il cui valore predefinito è 1 per entrambe le celle;
- le celle “costo medio biglietto serie A” e “costo medio biglietto CL”, attraverso le quali calcolare la perdita in euro derivata dalla perdita di spettatori e i cui valori predefiniti sono rispettivamente: perla Serie A 62 euro mentre per la CL 85 euro.
CONCLUSIONI
Lasciando inalterati tutti i parametri predefiniti, è facile constatare come la perdita media annua di spettatori per la serie A sia di circa 50.000 unità con punte di quasi 90.000 mentre per la CL sia di circa 37.000 con punte di 87.000.
E’ bene, tuttavia, non perdere di vista lo spirito con cui abbiamo affrontato la questione: il Milan, secondo i desideri della nuova proprietà cinese, entro pochi anni dovrà rientrare in pianta stabile tra i primi cinque club al mondo. Se dovesse essere così, risulta evidente che le affluenze sarebbero ben diverse rispetto a quelle analizzate con questi dati a disposizione e cioè saranno del tutto simili, se non addirittura superiori, a quelle relative alle stagioni in cui la squadra è stata in lotta per lo scudetto o per il titolo di Campione d’Europa; di certo, non quelle delle ultime tre stagioni o di quelle successive alle cessioni di Kakà, prima, e di Ibra con Silva, poi.
In questo scenario, dunque, con una capienza massima di 60.000 unità, contro una possibile di 80.000, ci ritroveremmo a perdere in media almeno 130.000 ingressi all’anno se non addirittura molti di più.
Giusto per avere un riferimento pratico, solo con i maggiori incassi da botteghino derivati da uno stadio con una capienza massima simile all’attuale S. Siro, verrebbero coperte, all’incirca per il 70%, le spese per il vivaio che sono iscritte nel bilancio 2015 per una cifra corrispondente a 17,188 milioni di euro.
Facciamo voti, le vie del web sono infinite, affinché la futura dirigenza rossonera, dott. Fassone in testa, riesca a dare un’occhiata attenta a questo studio e ne tragga le giuste conclusioni.
Se è vero che il Milan verrà quotato in borsa, un domani tra gli azionisti potremmo esserci pure tutti quanti noi e,a tal proposito, speriamo che non si scarti la possibilità di un doppio listing con Milano piazza obbligatoria ed alternativa per il collocamento azionario rossonero.
Buona consultazione a tutti.
Download Workbook: Formato xlsx ; Google Sheet