N.B. il contenuto di questo articolo rappresenta semplicemente una ipotesi logica e percorribile, basata sulle leggi in vigore e sugli ultimi recenti fatti di cronaca.
Ormai è passato quasi un anno da quel sudato e indimenticabile 14 aprile 2017.
Il tanto agognato closing rossonero, arrivato grazie al fondamentale aiuto di Elliott Management che ha prestato 123M al club e 180M alla proprietà per completare il pagamento e rilevare il 99,93% del club. Quei maledetti 303M. Già, perché il peso di quel prestito – scaturito dalle restrizioni cinesi che tutt’ora persistono – lo stiamo avvertendo ancora oggi attraverso le continue pseudo inchieste che la stampa organizza sistematicamente in presenza delle soste per le nazionali e che sta aumentando in un momento delicatissimo come questo, con la dirigenza impegnata a rifinanziare la somma ricevuta da Elliott.
In questi giorni se ne stanno leggendo di tutti i colori. Rotture di cassa a seguito di urgentissime richieste di soldi effettuate dal CDA per la sopravvivenza del club. Rotture di patti tra Mr Li ed Elliott. In generale, invece, rotture di scatole per noi tifosi.