Chi sono i possibili acquirenti del Milan? Parliamo di un fondo partecipato da altri fondi. Com’è possibile leggere dal report annuale del 2021, la struttura degli azionisti è composta al 47% da investitori pubblici, il resto è diluito tra manager del fondo.
Il delisting è stato completato il 12/7/2021 e, di conseguenza, Investcorp non è più soggetta alla supervisione normativa della Borsa del Bahrain e da allora ha convertito la sua forma giuridica da una società di partecipazione “pubblica” a una società a partecipazione “chiusa”. Al 30/6/21 il 47% degli investitori pubblici è composto in prevalenza da istituzioni del Golfo: (i) il 10% è detenuto da Konoz Securities Company SPC (Private Company), (ii) il 9,99% è detenuto da Equity Ownership MB Limited e (iii) il 10,01% da Equity Ownership MB II Limited.
Entrambe le MB (9,99+10,01=20%) sono indirettamente possedute e controllate da Mubadala Investment Company PJSC, ossia dal fondo sovrano degli EAU. InvestCorp, quindi, è un fondo privato controllato in maggioranza relativa dalla Federazione degli Emirati Arabi Uniti. Questa presenza, e quella di altri istituzioni del Golfo, è confermata anche dalla composizione del board di InvestCorp, dove troviamo alcuni “Non-Independent Director”, ossia manager scelti direttamente dagli azionisti più influenti, la maggior parte dei quali subentrati dopo l’ingresso di Mubadala nel 2016:
- H.E. Mohammed Bin Mahfoodh Bin Saad Alardhi (Executive Chairman) dal 3 settembre 2008, già Chairman della “Bank of Sohar, Oman”;
- Sh. Mohamed Bin Isa Al Khalifa (Chairman) dal 15 dicembre 2009, già Chairman della “Oasis Capital Bank”;
- Waleed Ahmed Salem Al Mokarrab Al Muhairi, dal 9 agosto 2016, già Deputy Group Chief Executive Officer del Mubadala Development Company PJSC, fondo sovrano degli EAU;
- Hisham Saleh Ahmed Al Saie, dal gennaio 2016, già General Manager, Investment & Business Support del Premier Group W.L.L. , ossia della società che rappresenta gli interessi di investimenti privati del Re del Bahrein Hamad bin-Isa Al-Khalifa e dei membri della sua famiglia;
- Sh. Abdulrahman Bin Saud Al-Thani, dal 31 gennaio 2017, già Ministro dello Stato del Qatar e Direttore della Qatar National Bank;
La struttura del gruppo è la seguente: la società capofila si trova in Bahrein ed è la InvestCorp Holdings BSC. Quest’ultima controlla una serie di sussidiarie presenti in tutto il mondo: Isole Cayman, Regno Unito, USA, Singapore, India, Qatar, Arabia Saudita.
Il veicolo presente nel Regno Unito è quello solitamente deputato alle M&A in Europa, che a sua volta controlla i sotto-veicoli già presenti in Lussemburgo di cui ho già parlato:
Ma di cosa si occupa questo fondo? Quanti asset gestisce? Che liquidità possiede? InvestCorp gestisce asset per 37 miliardi, e al 30/6/21 ha una liquidità di 1,5 miliardi e asset finanziari per 2,4 miliardi.
InvestCorp è un fondo tentacolare che possiede interessi ovunque: America, Europa, Medio Oriente e Cina. Il suo portfolio di PE è molto variegato e per un 44% riguarda l’assistenza sanitaria, il 32% business industriale, poi servizi/prodotti per consumatori, e tecnologia.
Ecco l’elenco completo delle aziende che sta gestendo al 30/6/2021: sono presenti anche società italiane come ad esempio Corneliani (Dainese è stata venduta un mese fa per 680M, otto anni dopo l’acquisto per 130M). Prevale la presenza nel MENA (Middle East and North Africa) rispetto agli altri continenti.
Tirando le somme, possiamo affermare che – se consideriamo solamente le capacità finanziarie del soggetto giuridico InvestCorp – si tratta di un fondo importante ma non così grande da poter prendere il Milan, fare lo stadio e rilanciarci (2/3 miliardi di spesa iniziale). Anche se, ovviamente, questi sono numeri al 30/6/2021, ormai vecchi di quasi un anno. E nel frattempo il fondo potrebbe anche aver aumentato i propri margini operativi.
Quindi? Devo ancora approfondire ma non so se InvestCorp abbia mai effettuato investimenti così grandi. Fatto sta che la presenza di Mubadala, ossia del fondo sovrano degli EAU, è una garanzia importante sulla solidità del soggetto. Ergo uno Stato sta per acquistare il Milan? Andiamoci piano.
Non sappiamo se l’acquisto verrà completato e, soprattutto, in che modo. Non si può nemmeno escludere un iniziale ingresso in minoranza o maggioranza relativa in qualità di socio che – grazie alle società che gestisce – potrebbe favorire l’arrivo di altri sponsor. Insomma le possibilità sono molte. A parere dello scrivente l’impegno di questo soggetto non sarà a breve termine perché saranno necessari anni di investimenti (e vittorie) per avere un margine di rientro importante. Ma a quel punto il Milan sarà “too big to buy” da un singolo player. Ergo, il club non potrà che aprirsi ai mercati azionari.
Avv. Felice Raimondo
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