Negli ultimi mesi abbiamo assistito al proliferare di un argomento assolutamente nuovo tra i tifosi calcistici italiani: i c.d. “Fan Token” venduti da Socios.com. Ma di cosa si parla?
La traduzione italiana di “Fan Token” è “Gettone del Fan”: una moneta virtuale, chiamata criptovaluta, che consente al tifoso di accedere ad una serie di servizi per prendere parte alla vita del club. Trattasi, quindi, di fan engagement: sondaggi, premi, giochi, concorsi, sconti, a volte anche scelte societarie. Più gettoni si acquistano e più peso ha la propria voce nelle attività di engagement promosse dai vari clubs. Ad oggi diverse squadre hanno deciso di lanciare i propri fan token attraverso Socios.com, la piattaforma leader nel settore. Tra le più importanti basti menzionare Milan, Juventus, Inter, Roma, Barcellona, PSG, Atletico Madrid, Manchester City.
Calcio, ma non solo: questo fenomeno è presente anche negli USA con alcune società di NBA che si sono unite alla piattaforma Socios:
Il funzionamento del Fan Token
I fan token sono venduti attraverso la piattaforma Socios.com e nascono dalla interazione con il Token Chiliz (CHZ), ossia una criptovaluta presente sul mercato (come i Bitcoin) basata su protocollo Ethereum. Per acquistare un fan token (gettone del fan) presente su Socios.com, è necessario acquistare prima un Token Chiliz. Quindi bisogna procurarsi del denaro virtuale per acquistare il gettone virtuale. Il fan token viene emesso dalla piattaforma Socios.com attraverso una particolare offerta:
- il club partner (Milan, Juve, Barcellona) concorda con Socios un prezzo iniziale del proprio fan token in CHZ;
- questo fan token può essere acquistato per un periodo determinato ad un prezzo bloccato;
- successivamente, chiusa la fase di lancio, il fan token subirà le oscillazioni di mercato che dipenderanno dall’incrocio tra domanda e offerta, come una normale criptovaluta;
Com’è possibile notare, il Fan Token non è una moneta virtuale direttamente scambiabile in denaro ma rappresenta un servizio che, tuttavia, oscilla di prezzo come se fosse denaro virtuale. Un meccanismo chiaramente sconveniente per l’investitore che, nel momento in cui volesse tramutare in danaro i propri gettoni, dovrebbe sopportare il peso del doppio cambio: da Fan Token a CHZ e da CHZ in Euro. E quindi della doppia oscillazione di prezzo (per il Fan Token e per il CHZ).
Al momento il Fan Token che va per la maggiore è senza dubbio quello del PSG, questo grazie all’effetto Messi: allo stato attuale il gettone parigino ha un prezzo di ben 35,37 euro che corrispondono a 109,9 CHZ. Un bel guadagno per la piattaforma Socios e anche per il PSG, dato che al momento gli scambi di Token parigini hanno raggiunto un volume di 270 milioni di euro. Tutto ciò produrrà dei guadagni sia per la piattaforma Socios che per il club partner, logicamente a seconda degli accordi con ciascuna squadra. Gli unici che sembrano rischiare maggiormente sono i tifosi che, tuttavia, allettati dalla possibilità di “contare qualcosa” per il club, decidono di investire i propri quattrini in questo sistema. Ma i loro soldi sono tutelati?
Come detto Socios si fonda sulla tecnologia blockchain di Chiliz utilizzata per le criptovalute. Entrambe queste società (Socios e Chiliz) hanno sede legale a Malta. Quest’ultima rappresenta, ad oggi, l’unica nazione ad aver legiferato sull’argomento che, quindi, è sprovvisto di disciplina e tutela legale in tutti gli altri paesi d’Europa.
La materia dei token è stata regolamentata per la prima volta in territorio maltese nel 2018, grazie al Virtual Financial Assets Act, che al capitolo 590 individua tre tipologie di token:
- virtual token (quelli che ci riguardano): definiti come forma di registrazione digitale la cui utilizzazione è limitata unicamente alla fruizione/acquisizione di beni o servizi per il tramite di una piattaforma DLT ai quali non si applica alcuna regolamentazione del mercato finanziario;
- token/strumenti finanziari: token che rientrano nella nozione di strumenti finanziari prevista dalla MiFID II ed ai quali si applicherà la disciplina comunitaria in materia di strumenti finanziari;
- virtual financial asset: categoria residuale a cui appartiene qualsiasi forma di registrazione su supporto digitale utilizzata come mezzo di scambio digitale, unità di conto o riserva di valore e che non sia moneta elettronica, strumento finanziario o gettone virtuale.
Da un punto di vista normativo, i Fan Token Socios ed i Token Chiliz, appartenendo alla categoria dei virtual token, sfuggono alla regolamentazione dei mercati finanziari, quindi la loro disciplina viene demandata unicamente alla pattuizione contrattuale tra le parti che è visibile sui siti web delle piattaforme. Questo, in linea puramente teorica, potrebbe essere sfruttato per grosse speculazioni legate al calciomercato: comprare un campione, infatti, produrrebbe un sensibile incremento dei prezzi del fan token legato a quella squadra. Se quindi chi fosse a conoscenza dell’affare (inizialmente soltanto le parti interessate) investisse in fan token (avendo già la certezza di chiudere la trattativa) potrebbe ritrovarsi tra le mani un piccolo tesoro grazie all’aumento incredibile del valore della criptovaluta acquistata – ad esempio – quando valeva 10 e poi rivenduta quando ne valeva 30 o 40, ossia ad affare concluso e reso pubblico. Tutto senza che i mercati finanziari possano in alcun modo metterci il becco, dato che la materia non è regolamentata.
Infatti, come afferma la CONSOB nel documento per la discussione del 19 marzo 2019 (Link), la nozione di Token quale sarebbe quella intesa dal “gettone del fan” non rientrerebbe nella definizione di prodotto finanziario.
“Preme rammentare, in via preliminare, che attraverso la propria attività di vigilanza la Consob ha contribuito a circostanziare la nozione domestica di prodotto finanziario. La Consob ha chiarito, con propri pronunciamenti (in forma di pubblicazione di risposte a quesiti e provvedimenti di sospensione, divieto e sanzionatori), che gli investimenti di natura finanziaria ricompresi nella categoria dei prodotti finanziari sono le proposte di investimento che implichino la compresenza dei tre seguenti elementi: (i) impiego di capitale, (ii) promessa/aspettativa di rendimento di natura finanziaria e, (iii) assunzione di un rischio direttamente connesso e correlato all’impiego di capitale.
Nel caso dei token vengono spesso prospettati “rendimenti” che non sono chiaramente ricollegabili ai “rendimenti di natura finanziaria” (requisito quest’ultimo che costituisce uno degli elementi caratterizzanti il “prodotto finanziario”; cfr. supra). Le ICO, in base alle caratteristiche dei token offerti, possono determinare negli acquirenti aspettative di rendimenti/ritorni economici rappresentati, a grandi linee, da proventi: i) in via diretta (rendimenti parametrati all’andamento dei ricavi, dei volumi di beni e servizi venduti o dei profitti dell’iniziativa imprenditoriale; ii) in via indiretta, correlati al potenziale apprezzamento del valore dei token negoziati in dedicati exchange (che può dipendere dalla positiva performance dell’iniziativa imprenditoriale così come dalle sole dinamiche di mercato).”
Ed in effetti come potrebbe definirsi investimento finanziario un gettone virtuale che, pur oscillando all’interno di un mercato di criptovalute (i fan token), fornisce servizi ma non è direttamente scambiabile in denaro contante, quest’ultimo ottenibile solo con un doppio scambio?
Conclusioni
Il mercato dei fan token sembra aver preso piede, al punto tale che lo stipendio di Leo Messi, stando ai media, verrebbe pagato in parte anche in fan token (non si conoscono le percentuali).
A parere dello scrivente ci troviamo di fronte ad un fenomeno molto particolare, che è stato messo in piedi con il chiaro scopo di creare un nuovo mercato e quindi nuove occasioni di profitto. Ma per chi? Sicuramente chi emette la valuta (Chiliz) e i fan token (Socios), unitamente ai clubs partner (le squadre sportive) ottengono un guadagno certo che si basa sui rispettivi accordi commerciali.
Con la crisi economica generata dalla pandemia globale, infatti, molte società hanno dovuto individuare nuove modalità con cui generare ricavi ed i fan token sono l’ultima trovata in tal senso.
Dall’altro lato, però, troviamo un consumatore che:
- acquista una moneta virtuale soggetta alla oscillazione del mercato (primo rischio);
- acquista un gettone-fan virtuale soggetto alla oscillazione del mercato (secondo rischio);
- acquista monete e gettoni che attualmente sfuggono alle normali regole di mercato e soggiacciono soltanto alle pattuizioni contrattuali tra le parti (terzo rischio);
Se quindi un tifoso pensa di acquistare un fan token con l’obiettivo di investire e ottenere un profitto, allora probabilmente sta commettendo un grosso errore. Magari può andargli anche bene, ma a causa dell’elevata oscillazione di questi mercati e, soprattutto, del doppio scambio, il rischio raddoppia e con esso le possibilità di rimetterci nell’investimento.
Se invece un tifoso acquista un fan token con l’obiettivo di ottenere sconti, promozioni oppure votare la terza maglia della propria squadra, allora si approccia al sistema nel modo giusto. Paga per ottenere un servizio, piuttosto che una moneta vera e propria.
Ciò detto, l’auspicio è che i vari governi, sia a livello domestico che comunitario, legiferino presto su questo argomento che allo stato attuale agisce al di fuori dei normali mercati finanziari e quindi potrebbe produrre delle distorsioni non controllabili o sanzionabili, come invece avviene per i normali prodotti finanziari.
Avv. Felice Raimondo