Immaginate: voi siete uno scolaretto modello e portate a casa la media dell’8. Il vostro compagno di banco, che copia sempre e spesso fa pure scena muta, riceve la media del 7,5.
Ebbene, nel sistema UEFA è accaduto esattamente questo. Il maestro non ha assegnato voti bassi a chi meritava di averli a causa di un rendimento scarso. Tutt’altro: non accorgendosi (volontariamente o involontariamente, lascio a voi il quesito) della differenza tra chi studiava e chi copiava, ha assegnato voti pressoché identici ai due scolari. Finita la metafora, passiamo ad analizzare quello che è accaduto.
Molte squadre erano in attesa di firmare il c.d. Settlement Agreement con la UEFA, ossia un accordo transattivo in base al quale i club avrebbero accettato di subire determinate sanzioni (economiche, sportive e finanziarie) a causa del mancato rispetto dei vecchi monitoraggi legati al Fair Play Finanziario.
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Gli accordi transattivi sono stati pubblicati il 2 settembre 2022 e sono i seguenti:
Gli accordi di Milan, Juve, PSG, Monaco, Besiktas, Marsiglia
Un primo blocco di sanzioni (Link) ha colpito i suindicati sei club. Gli accordi transattivi sono uguali per tutti, anche se ciascun club ha avuto un comportamento migliore rispetto all’altro. In questo gruppo possiamo certamente affermare che il Milan è il club che negli ultimi anni ha adottato il percorso più virtuoso. Tuttavia, ciò non è bastato a far sì che il Milan ricevesse un trattamento migliore degli altri club.
La UEFA afferma che “l’accordo transattivo viene stipulato subito dopo la pandemia di COVID-19. I suoi termini e condizioni tengono conto dell’impatto della pandemia sulla situazione finanziaria del Club che ha avuto effetti sui periodi di rendicontazione terminati nel 2020, 2021 e 2022. Quindi sono stati offerti Settlement Agreements a tutti i clubs in violazione delle vecchie regole sul break-even (pareggio di bilancio) indipendentemente dalla situazione finanziaria individuale di ciascun club, considerando che la pandemia ha impedito alle società di adottare tutte le misure necessarie per migliorare la propria situazione economica e finanziaria. In circostanze normali, le condizioni richieste dalla Prima Sezione del CFCB affinché i club potessero beneficiare di un accordo transattivo sarebbero state più rigorose”.
Avete capito bene: a causa della pandemia globale la UEFA ha deciso di non assegnare ottimi voti a chi aveva svolto i compiti a casa e pessimi voti a chi copiava. No, visto che un alluvione ha colpito la scuola e per molti mesi nessuno ha potuto seguire le lezioni, nel momento in cui gli scolari sono tornati nelle aule per effettuare gli esami finali, il maestro ha assegnato 7 d’ufficio a tuo figlio, il più bravo della classe, e 6,5 a tutti gli altri, a prescindere dal loro rendimento scolastico. Già, è accaduto esattamente questo.
Capite bene, quindi, che i genitori (rectius = tifosi) degli scolari che avrebbero meritato un voto ben più alto, si lamentano e gridano vendetta: “la UEFA non ha adottato un comportamento giusto”, è il commento unanime dei tifosi del Milan. Al contrario i tifosi del PSG si fanno una risata, consapevoli di averla scampata per l’ennesima volta. Ma veniamo al dunque.
Gli accordi transattivi si risolvono in un mix di sanzioni: economiche, finanziarie e sportive e, per tutti i sei club, coprono un periodo di:
- 4 anni finanziari, ossia quelli che terminano negli anni 2022, 2023, 2024 e 2025;
- 4 stagioni calcistiche, ossia 2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26;
Lo scopo principale dell’accordo transattivo consiste nel garantire che i club rispettino i nuovi requisiti di stabilità (la c.d. football earning rules: Link), nel periodo di monitoraggio valutato nella stagione 2025/26 (cioè che copre i periodi di rendicontazione che terminano nel 2023, 2024 e 2025).
I guadagni sportivi sono la differenza tra le entrate rilevanti e le spese rilevanti (così come specificate nell’allegato J) calcolate in relazione a un singolo periodo di rendicontazione. Un licenziatario può avere un surplus di guadagni o un deficit. Un surplus di guadagni viene generato quando il reddito rilevante è maggiore delle spese rilevanti. Un deficit viene generato quando le spese rilevanti sono maggiori dei redditi rilevanti.
In altre parole, nel periodo di monitoraggio valutato nella stagione 2025/26, i club devono avere un surplus di guadagni calcistici aggregato, o un deficit di guadagni calcistici aggregato entro lo scostamento accettabile come previsto dal nuovo FFP. Lo scostamento accettabile è di 5 milioni di euro. Tuttavia, il disavanzo può superare questo livello fino a 60 milioni di euro se tale eccesso è interamente coperto da contributi o capitale proprio come previsto.
Quindi l’obiettivo dei sei club sarà quello di rispettare questi paletti finanziari e rientrare nello scostamento aggregato massimo previsto pari a 60mln, risultato della somma degli eventuali deficit che si registreranno negli esercizi finanziari che termineranno nelle stagioni 2022/23, 2023/24 e 2024/25 (monitoraggio 2025/26).
Ciascun club, inoltre, si impegnerà a inviare alla “polizia finanziaria” della CFCB un primo report entro sei mesi dalla firma dell’accordo transattivo. Ma non solo: ciascun club si impegnerà a definire obiettivi finanziari intermedi per i periodi di rendicontazione coperti dall’accordo transattivo in modo che il risultato complessivo degli utili calcistici valutati nella stagione 2024/25 (ossia che copre i periodi di rendicontazione che terminano nel 2023 e 2024) non superi il disavanzo massimo aggregato massimo di 60mln di euro. Quindi l’obiettivo ulteriore e “anticipatorio” di questi club sarà quello di rientrare nello scostamento aggregato massimo previsto pari a 60mln, risultato della somma degli eventuali deficit che si registreranno negli esercizi finanziari che termineranno nelle stagioni 2022/23 e 2023/24 (monitoraggio 2024/25).
A causa di tutto ciò, dato che i club hanno accettato di subire queste sanzioni “leggere”, sono state già fissate anche delle multe che corrispondono ad un 15% in misura fissa e incondizionata (da pagare a prescindere sotto forma di trattenute dai premi UEFA 2022/2023) e un 85% in misura variabile e condizionata (da pagare sempre sotto forma di trattenute dai premi UEFA se non venissero soddisfatti gli obiettivi finanziari per gli anni 2022/23/24).
Il contributo finanziario totale è stato determinato dalla Prima Sezione CFCB, tenendo in considerazione i seguenti elementi applicabili al periodo di monitoraggio valutato nella stagione 2021/22: il disavanzo di pareggio aggregato eccedente lo scostamento accettabile, l’impatto del COVID-19 pandemia sul club, le spese medie per benefici ai dipendenti dichiarate dal club, la competizione UEFA a cui il club ha partecipato e altri fattori ritenuti rilevanti dalla Prima Sezione del CFCB.
Sulla base di tutto ciò, la UEFA ha elaborato queste multe:
Il Milan subirà una trattenuta fissa di 2mln e una trattenuta variabile di 13mln di premi UEFA se non dovesse rispettare gli obiettivi finanziari. In tal caso, ciascuno di questi sei club accetterà di subire ulteriori sanzioni, stavolta sportive, come:
- Limitazione al numero di giocatori: il Club non potrà iscrivere più di 23 giocatori nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club rispetto al massimo di 25 giocatori previsto dal regolamento delle competizioni UEFA per club. Tale restrizione non dovrà diminuire il numero dei posti riservati esclusivamente ai “calciatori formati localmente” come definiti nel regolamento delle competizioni UEFA per club (quindi si applicherà solo ai 17 “over”, ndr). Questa misura si applicherà, nel caso, alle stagioni 2023/24, 2024/25 e/o 2025/26;
- Divieto di iscrizione di nuovi giocatori: il Club non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella sua Lista A alle competizioni UEFA per club, a meno che il Saldo della Lista A non sia positivo. Il Saldo della Lista A è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita (“Risparmio sui costi”) e i costi dei giocatori in entrata (“Nuovi costi”) rispetto a qualsiasi termine di decadenza applicabile per la presentazione della propria Lista A da parte del Club (si presume, quindi, che il divieto riguarderà solo i nuovi giocatori da poter iscrivere a gennaio, ndr). Questa misura si applicherà, nel caso, alle stagioni 2023/24, 2024/25 e/o 2025/26;
- Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club per la quale altrimenti si qualificherebbe nelle prossime tre stagioni. Questa misura si applicherà, nel caso, alle stagioni 2024/25 e/o 2025/26;
Le suindicate misure si applicheranno in maniera gradata, quindi l’esclusione dalle coppe (sanzione che, come già detto dal CAS, sembra tutt’ora esagerata rispetto al mancato rispetto degli obblighi finanziari), almeno potenzialmente continuerà a sussistere.
L’accordo transattivo scadrà quando la prima sezione CFCB (la “polizia finanziaria” UEFA) confermerà che il club avrà soddisfatto lo scopo principale del Settlement Agreement e avrà raggiunto il rispetto della regola football earnings rule al più tardi al termine del regime di transazione. Tutte le restrizioni sportive, se applicabili, cesseranno di applicarsi. Eventuali contributi finanziari non pagati, siano essi realizzati, condizionati o incondizionati, resteranno dovuti.
In conclusione, se il club non soddisferà lo scopo principale dell’accordo transattivo (rispettare la football earning rule entro i periodi suindicati), potrà subire una delle seguenti sanzioni, a seconda dell’entità della violazione:
- Multa;
- Limitazione al numero di giocatori registrabili nella stagione 2026/27;
- Divieto di registrare nuovi giocatori nella stagione 2026/27;
- Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui altrimenti si qualificherebbe a partire dalla stagione 2026/27;
Queste sanzioni, collegate allo scopo principale, partiranno solo dalla stagione 2026/27 ma fino ad allora – almeno stando alla lettura dell’accordo transattivo – ciascun club comunque rischia di subire le sanzioni sportive se non rispetta gli obiettivi intermedi.
Ciascun club rimarrà soggetto ai requisiti di solvibilità e controllo dei costi previsti dal nuovo FFP per tutta la durata dell’accordo transattivo. Qualsiasi violazione di tali requisiti porterà a procedimenti separati dinanzi alla prima sezione CFCB.
La CFCB terrà conto di qualsiasi decisione presa dal Comitato Esecutivo UEFA in relazione alla valutazione della regola football earnings rule a seguito di situazioni straordinarie (es. crisi sanitaria, guerra) o qualsiasi altra raccomandazione relativa all’attuazione del FFP e collegata ad eventi quali circostanze o eventi economici straordinari (come la chiusura dello stadio a seguito di decisioni delle autorità pubbliche e non correlati a violazioni normative; o mercato di trasferimento significativamente ridotto nei territori delle federazioni affiliate alla UEFA a causa di una crisi sanitaria o di una guerra; o svalutazione straordinaria e imprevista della valuta nazionale e altre circostanze oggettive simili) che sono al di là della fluttuazione generale dell’economia del Club. Tali circostanze o eventi devono essere al di fuori del controllo del Club, e quest’ultimo non potrebbe ragionevolmente adottare alcuna misura per mitigare gli impatti finanziari negativi.
Gli accordi di Inter e Roma
Anche Inter e Roma (Link) hanno firmato i settlement agreements. Nel loro caso sono state adottate misure simili ma con qualche differenza.
La durata degli accordi è più lunga, infatti questi due clubs saranno sotto regime transattivo per 5 anni e non per 4 (come gli altri sei club).
Gli accordi transattivi si risolvono in un mix di sanzioni: economiche, finanziarie e sportive e, per entrambi i club, coprono un periodo di:
- 5 anni finanziari, ossia quelli che terminano negli anni 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026;
- 5 stagioni calcistiche, ossia 2022/23, 2023/24, 2024/25, 2025/26 e 2026/27;
Lo scopo principale dell’accordo transattivo consiste nel garantire che i club rispettino i requisiti di stabilità (cioè la c.d. football earanings rule), nel periodo di monitoraggio valutato nella stagione 2026/27 (cioè che copra i periodi di rendicontazione che terminano nel 2024, 2025 e 2026). In altre parole, nel periodo di monitoraggio valutato nella stagione 2026/27, il Club deve avere un surplus di guadagni calcistici aggregato, o un deficit di guadagni calcistici aggregato entro lo scostamento accettabile come previsto dal FFP. Questa è una seconda differenza rispetto ai sei club prima indicati (Milan, Juve, PSG, ecc.) che, invece, dovranno tagliare il traguardo finanziario una stagione prima (nel monitoraggio 2025/26, cioè che copre i periodi di rendicontazione che terminano nel 2023, 2024 e 2025).
Lo scostamento accettabile è sempre di 5 milioni di euro. Tuttavia, il disavanzo può superare questo livello fino a 60 milioni di euro se tale eccesso è interamente coperto da contributi o capitale proprio come previsto.
I club, inoltre, si impegnano a raggiungere obiettivi finanziari intermedi per i periodi di rendicontazione coperti dall’accordo transattivo in modo che il risultato complessivo degli utili calcistici valutati nella stagione 2025/26 (ossia che copre i periodi di rendicontazione che terminano nel 2023/24 e 2024/25) non superi un disavanzo aggregato di 60 milioni di euro. Questa è una terza differenza rispetto ai sei club prima indicati (Milan, Juve, PSG, ecc.) che, invece, dovranno tagliare il traguardo finanziario intermedio una stagione prima (nel monitoraggio 2024/25, cioè che copre i periodi di rendicontazione che terminano nel 2023 e 2024).
Per quanto riguarda le multe, Inter e Roma hanno subito sanzioni incondizionate (15%) leggermente più alte di quelle del Milan e sanzioni variabili (85%) più alte.
Infine, per quanto riguarda le sanzioni sportive (come per i sei clubs) la UEFA le applicherà solo a condizione che non vengano rispettati gli obiettivi finanziari. Anche in tal caso, però, c’è una differenza:
- per quanto riguarda la durata delle stesse, aumentata di una (la limitazione sulla registrazione dei calciatori si applica condizionatamente alle stagioni 2023/24, 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27 e il divieto di registrare nuovi giocatori si applica condizionatamente alle stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27);
- indipendentemente dal rispetto da parte del Club degli Obiettivi, il divieto di tesseramento di nuovi giocatori (modifica Lista A) si applicherà alle stagioni 2022/23 e 2023/24.
Conclusioni
Volendo tirare le conclusioni, possiamo affermare che la UEFA ha trovato la scusa perfetta per non sanzionare chi andava sanzionato e per non premiare chi andava premiato: la pandemia globale. Dunque, come Ponzio Pilato se n’è lavata le mani ed ha trattato tutti più o meno allo stesso modo. Tuttavia, paradossalmente anche all’interno di questo trattamento equanime la UEFA è riuscita a effettuare ingiustizie.
Infatti, i club più virtuosi (Milan, ma pure Juve e PSG, anche se per quest’ultimi scappa una risata…) dovranno raggiungere un primo obiettivo finanziario intermedio (aggregato di deficit non superiore a 60mln negli esercizi 22/23 e 23/24) entro giugno 2024 e poi quello conclusivo entro giugno 2025. Invece, i club meno virtuosi (Inter e Roma) potranno raggiungere il primo obiettivo finanziario intermedio (aggregato di deficit non superiore a 60mln negli esercizi 23/24 e 24/25) entro giugno 2025 e poi quello conclusivo entro giugno 2026. In pratica chi ha fatto i compiti a casa (stendiamo un velo pietoso sul PSG) deve sbrigarsi, chi invece ne ha fatti meno può avere una stagione in più per rientrare.
Questo evidentemente è ciò che si merita il calcio moderno. La domanda sorge spontanea: può essere soddisfatto lo scolaro che prende solo mezzo voto in più rispetto a chi copia? E ancora: può essere soddisfatto lo scolaro ragionando sul fatto che, dato che lui studia, avrà certamente più chances di avere una carriera brillante rispetto a chi non studia? Quindi dato che la preparazione è diversa, alla lunga otterrà risultati migliori?
E’ la metafora della vita: il Milan è lo scolaro modello e sicuramente non avrà problemi a raggiungere gli obiettivi finanziari preposti perché sono anni che studia per arrivarci. Gli altri forse ci arriveranno lo stesso ma con metodi differenti e grazie ai professori che chiudono uno o due occhi. Certo è che l’esclusione accettata nel 2019 avrà bonificato gli anni precedenti, ma per il futuro non ha prodotto alcun differente trattamento rispetto alla concorrenza.
Ognuno decide come affrontare la vita ma non sempre la vita poi restituisce i giusti risultati: la speranza è che presto o tardi il percorso del Milan sia premiato non dalla polizia finanziaria della UEFA, ma dalla sua nuova proprietà e dai suoi abili manager. Le uniche persone sulle quali il tifoso rossonero può e deve fare affidamento. Su chi, invece, gestisce i tornei e dovrebbe applicare le regole… stendiamo dieci veli pietosi.
Avv. Felice Raimondo
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