Avvocato, quanto possiamo investire? Qual è il budget di mercato?
Premesso che nessuno conosce la disponibilità della società ad investire nei “diritti pluriennali alle prestazioni sportive del calciatori” e nemmeno sul monte stipendi complessivo, in partenza ogni discorso sarà chiaramente errato. Tuttavia, se ci si volesse sforzare di rendere oggettive e credibili queste ipotesi, cosa si potrebbe dire?
A questa domanda ha già risposto Raffaele Greco tanti anni fa, creando il “Cruscotto Calciomercato” che negli ultimi tempi ha rifinito e adeguato ai tempi moderni con alcune novità (es. decreto crescita).
Si tratta di un foglio excel che calcola in automatico gli scostamenti rispetto all’esercizio precedente e tiene conto di tutte le possibili variabili: ammortamenti, stipendi lordi, decreto crescita, rinnovi contrattuali, diluizioni di quote ammortamento post prolungamenti, tutto parametrato ai mesi.
Un simulatore professionale che in parte si basa su numeri ufficiali (ammortamenti bilancio Milan) e in parte sulle indiscrezioni dei giornali (es. stipendi e costi dei nuovi giocatori). Per questo motivo il risultato non può essere veritiero ma lo scopo non è quello di indovinare il futuro bensì capire determinate dinamiche di mercato.
In attesa degli annunci ufficiali, stando alle indiscrezioni il Milan avrebbe acquistato Sportiello e Kamada a parametro zero. Nella tabella a destra, invece, sono presenti i giocatori che sicuramente lasceranno il club.
Successivamente è possibile leggere altri 3 specchietti: “Riepiloghi finali”, “ricalcolo stipendi”, “ricalcolo ammortamenti” e “prolungamenti post chiusura esercizio”.
Si nota subito che è presente un decremento degli stipendi lordi pari a 2,33 milioni, risultato venuto fuori dal saldo tra i nuovi giocatori già tesserati (Sportiello e per comodità anche Kamada che però deve ancora firmare), gli incrementi di Leao+Bennacer e i giocatori che abbandoneranno il club.
In basso sono presenti altri specchietti, quelli che ricalcolano l’incidenza delle quote ammortamento e degli stipendi post rinnovo.
Se ci fate caso il maggior stipendio di Leao (4,86) è più o meno pari alla diluizione della quota ammortamento (4,72). Invece per Bennacer vi è una differenza di circa un milione in più rispetto al maggior stipendio pattuito. Finezze contabili che nessun giornale riuscirà mai a spiegarvi ma che qui potete comprendere molto bene. In altri termini, a livello di conto economico riferibile all’esercizio 2023/24, aver tenuto Leao in rosa non è costato niente di più rispetto a prima (a meno di non aver pagato al giocatore un premio alla firma, ma questo lo scopriremo solo dal prossimo bilancio). Per questo motivo si può affermare che, allo stato attuale, il prolungamento del portoghese è stata una operazione magistrale da parte della società.
Nei riepiloghi finali, invece, alla voce “ammortamenti” non è presente anche il risparmio delle quote di Leao e Bennacer (-6,95 milioni) perché quel riepilogo riguarda solo gli eventi che accadono in corso di esercizio (2023/24) e non quelli avvenuti prima, come nel caso dei prolungamenti di Leao e Bennacer, avvenuti nell’esercizio 2022/23.
Il possibile mercato con 70 milioni investiti nei diritti pluriennali.
Lo scorso anno sono stati investiti 57 milioni in diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (57 milioni di cartellini) ma questa cifra è stata investita a fronte di un incremento netto di “soli” 28 milioni nei diritti pluriennali (valori netti complessivi dei giocatori) perché, nel frattempo, erano stati risparmiati altri 29 milioni da giocatori non più presenti in rosa. Capite bene, quindi, che nessuno può sapere la cifra esatta che verrà investita perché nessuno può sapere quale sarà l’incremento netto dei diritti pluriennali.
Quest’ultimo viene dettagliato dal Milan nei suoi bilanci. Prendiamo l’ultima semestrale:
L’incremento netto di 28 milioni dei diritti pluriennali è stato il risultato della somma dei diritti pluriennali al 30 giugno 2022 + gli investimenti fatti (costi dei cartellini) – i disinvestimenti (i residui dei cartellini non più presenti in rosa) – gli ammortamenti del periodo (dovuti principalmente all’acquisto di nuovi giocatori) + le svalutazioni.
L’operazione è questa: 127,6 + 56,9 – 2,2 – 26,7 = 155,6 milioni di euro (+28 milioni rispetto ai precedenti 127,6 milioni).
Ad oggi, in base all’ultima semestrale al 31 dicembre 2022, il Milan spende 155 milioni in diritti pluriennali alle prestazioni sportive (ad esempio l’Inter al 30 giugno 2022 spendeva 224 milioni, il Napoli invece 100 milioni). Assumendo ipoteticamente che al 30 giugno 2023 questo importo rimanga uguale (155), è possibile partire da questa cifra per valutare il calciomercato estivo.
Se vi dicessi che, in linea puramente teorica, sarebbe possibile acquistare Kamada, Tielemans, Thuram, Chukwueze, Pulisic, Singo, Aron Martin senza aumentare gli ammortamenti, stipendi e aumentando i diritti pluriennali addirittura di soli 15 milioni rispetto ai 28 milioni dell’ultimo anno… stentereste a credermi. Eppure sarebbe possibile con un calciomercato sostanzioso anche in uscita che includerebbe soltanto la cessione delle riserve a prezzi accettabili.
Ecco una simulazione ipotetica di quello che si potrebbe fare:
Capite bene che con questo “budget” diventano fondamentali i parametri zero, i prestiti e le cessioni. Attenzione: siamo entrati nel campo del “fantamercato” dove ognuno avrà le sue preferenze e dove, probabilmente, la maggior parte di quello che leggete non si verificherà per una infinita serie di motivi. La simulazione, quindi, va presa come esempio di quello che si potrebbe realizzare.
Ai giocatori presi dall’estero e ceduti ma tenuti in rosa per meno di due anni non è stato applicato il decreto crescita (quindi lo scostamento/risparmio è maggiore).
Il calciomercato in entrata è stato effettuato con 5 parametri zero: Kamada, Sportiello, Tielemans, Thuram e Aarón Martín, ai quali si aggiungono 3 acquisti onerosi (tutti in scadenza 2024) principalmente sul binario di destra: Pulisic a 20 milioni, Chukwueze a 35 milioni, Singo a 15 milioni. Per un totale di 70 milioni spesi. Vi sto ascoltando: “Ehhh ma figuriamoci se il Milan può spendere quei soldi”.
Il Milan in realtà ne potrebbe spendere anche il doppio perché non ha problemi di liquidità ma per una scelta aziendale non vuole aumentare troppo i costi fino a quando non aumentano molto i ricavi (argomento sul quale attendiamo novità da RedBird…).
L’incremento netto dei diritti pluriennali (assumendo che al 30 giugno 2023 siano ancora 155 milioni di euro) sarebbe di soli 15 milioni. L’operazione è questa: 155 (base di partenza) + 70 (nuovi cartellini) – 40,55 (valori residui dei giocatori ceduti) – 13,79 (nuove quote ammortamento) = 170,66 milioni di euro (+15,7 milioni rispetto ai precedenti 155 milioni).
Ebbene, con un calciomercato in uscita finalmente “normale” il Milan poterebbe autofinanziarsi gran parte del mercato in entrata.
Nella simulazione 6 calciatori sono andati in scadenza o tornati indietro dai prestiti (Dest, Tata, Vranckx, Baka, Diaz, Ibra). A questi si aggiungono le cessioni per 10 milioni cadauno di Colombo, Rebic e Origi; poi Saelemakers per 15 milioni di euro e CDK per 28 milioni di euro (onde evitare minusvalenze o svalutazioni). Adli è stato ceduto solamente in prestito. Ceduti anche Messias e Ballo Tourè per 4 milioni cadauno. Qualcuno dirà: “impossibile racimolare tutti quei soldi”. Forse si, forse no. I prezzi di cessione non sono esagerati e CDK qualche estimatore in Premier potrebbe trovarlo (nella peggiore delle ipotesi il club dovrebbe svalutare qualcosa, come fatto anche con Paqueta e Andrè Silva, e quello sarebbe un costo da sommare agli altri). Per il resto piazzare Rebic, Origi e Colombo a 10 milioni ciascuno dovrebbe essere il minimo sindacale visti i prezzi che circolano, idem Messias e Ballo a 4 milioni ciascuno.
Un calciomercato di questo tipo avrebbe questi costi:
- Acquisti per 70 milioni di euro
- Nuovi stipendi lordi per 30 milioni di euro
- Nuove quote ammortamento per 14 milioni di euro
- (incognita, non calcolata, della eventuale svalutazione di CDK).
E questi incassi o soldi recuperati:
- Cessioni per 80 milioni
- Disinvestimenti (residui non più presenti in rosa) per 40,5 milioni di euro
- Minori quote ammortamento per 14 milioni di euro
- Minori stipendi lordi per 38 milioni di euro
- Plusvalenze per 40 milioni di euro
Nello specchietto in basso (Riepiloghi) è possibile comprendere come per l’esercizio 2023/24:
- Le quote ammortamento non subirebbero aumenti
- Gli stipendi lordi non subirebbero aumenti (nel saldo sono stati già inclusi anche i nuovi stipendi di Leao e Bennacer)
- I diritti pluriennali subirebbero un aumento di soli 15 milioni di euro
Un calciomercato all’insegna del Player Trading, attività mai svolta dal Milan negli ultimi anni e che riproporrebbe dinamiche che vediamo abitualmente al Napoli, con possibilità di aumentare i costi (e quindi gli acquisti) anche a prescindere dal mercato in uscita, laddove vi sia la volontà di scalfire il patrimonio netto di 137,5 milioni al 30 giugno 2022, quindi tornare in un deficit tollerabile.
Questa è una spiegazione pratica di quello che si potrebbe fare se il Milan riuscisse a sottoscrivere diversi parametri zero, se finalmente riuscisse a lavorare bene anche in uscita e se decidesse di investire 70 milioni in cartellini.
Molti media e tifosi direbbero: “il Milan ha fatto un mercato clamoroso con 70 milioni di investimenti, più di qualsiasi altro club in serie A”. Ma in realtà i costi sarebbero aumentati di soli 15 milioni.
Avv. Felice Raimondo
Ti è piaciuto il contenuto di questo articolo? Su Amazon sono presenti 4 libri interamente dedicati ad argomenti analoghi:
Il Diavolo è nei dettagli vol. 1: https://amzn.to/3NAmyoW
Il Diavolo è nei dettagli vol. 2: https://amzn.to/3NBm9Cz
Fair Play Finanziario: https://amzn.to/449WMir
Super Lega vs Super Federazioni: https://amzn.to/3rgmAus
Disclaimer: si autorizza la diffusione dell’articolo unicamente previa citazione dell’autore e collegamento (link) ipertestuale che rimandi alla fonte. Ogni diverso trattamento del presente contenuto sarà perseguito nei termini di legge.Per chi fosse interessato ad argomenti simili, nel blog sono presenti altri approfondimenti acquistabili singolarmente o con abbonamento.In alternativa, se apprezzi la professionalità dei contenuti gratuiti che oggi rappresentano i 2/3 di quelli pubblicati nel blog, puoi sostenere l’autore effettuando una donazione di libero importo a questo Link.