Importante novità per tutti i risparmiatori.
Lo studio legale Raimondo ha valutato la positiva fattibilità di esperire azioni giudiziali per i BFP trentennali dalla serie Q fino alla serie Z. Trattasi di buoni fruttiferi postali aventi una stampigliatura a tergo come questa:


Le doglianze, giuridicamente valide, si basano sulla errata applicazione della ritenuta fiscale e comportano riduzioni illegittime del rimborso che possono essere molto consistenti per coloro i quali abbiano un numero consistente di BFP.
Lo studio ricorda che è possibile invocare la restituzione del maltolto entro dieci anni dalla riscossione.
Attualmente la Giurisprudenza di merito si sta esprimendo in termini positivi per i risparmiatori, in contrasto con l’ABF che per questa problematica da ragione a Poste. La Cassazione, invece, ancora non si è espressa su questa particolare contestazione frutto di una surrettizia decisione di Poste di applicare un decreto ministeriale in luogo di quanto previsto dalla Legge.
Lo studio Raimondo è in grado di far emergere le irregolarità fiscali grazie all’ausilio di una perizia inequivocabile a supporto di eccezioni giuridiche assolutamente pertinenti. Le contestazioni fiscali per i BFP dalla serie Q in poi, infatti, emergono chiaramente soltanto con l’ausilio di un ricalcolo del rendimento perché i titoli apparentemente sembrano privi di difetti ma, in realtà, nascondono un subdolo errore nella metodologia di calcolo che capitalizza in modo errato la ritenuta fiscale, applicandola in anticipo ogni bimestre man mano che il BFP matura gli interessi, e non applicandola invece sul montante lordo finale. Così facendo, logicamente, la somma liquidata è inferiore a quella dovuta per legge perché l’ente postale riduce surrettiziamente il capitale applicando l’imposta non una volta sola al momento dell’incasso da parte del risparmiatore ma ogni volta che maturano gli interessi.
Se sei in possesso di BFP serie Q/R/S/T/U/V/W/X/Y/Z, contatta lo studio per maggiori informazioni.