Importante novità per tutti i risparmiatori.
Lo studio legale Raimondo ha valutato la positiva fattibilità di esperire azioni giudiziali per i BFP trentennali serie Q, fino ad oggi rigettati dai collegi ABF per motivazioni non condivisibili.
Trattasi di buoni fruttiferi postali aventi una stampigliatura a tergo come questa:


Le doglianze, giuridicamente valide, si basano sulla errata applicazione della normativa fiscale (ma nel primo modulo è contestabile anche l’importo in Lire per gli ultimi dieci anni) e comportano riduzioni illegittime del rimborso che sono molto consistenti per tutti quei BFP emessi dal 1/07/1986 fino al 31/08/1987. Invece per i titoli emessi a seguito di tale data, il recupero si riduce sensibilmente e l’azione risulta vantaggiosa solo in presenza di molti buoni intestati alla stessa persona.
Lo studio ricorda che i risparmiatori possono invocare la restituzione del maltolto entro dieci anni dalla riscossione.
Al momento non esiste una giurisprudenza consolidata sulle contestazioni riguardanti la normativa fiscale dei BFP Serie Q, ma l’obiettivo è quello di aumentare quella già esistente (es. Tribunale di Bergamo del 12 ottobre 2020) grazie all’ausilio di una perizia inequivocabile a supporto di eccezioni giuridiche assolutamente pertinenti. Le contestazioni per i BFP Serie Q, infatti, emergono chiaramente soltanto con l’ausilio di un ricalcolo del rendimento perché apparentemente sembrano privi di difetti ma, in realtà, il subdolo errore è nascosto nella metodologia di calcolo.
Se sei in possesso di BFP serie Q emessi tra il 1/07/1986 ed il 31/08/1987 o se ne hai diversi emessi in data posteriore, contatta lo studio per maggiori informazioni.